PressUp: come cambia l’industria del Printing

Così Vincenzo Cirimele, CEO, racconta l’inizio dell’emergenza dal punto di vista di PressUp: «Già tra fine gennaio e inizio febbraio abbiamo avuto le prime avvisaglie, quando inspiegabilmente alcuni fornitori hanno segnalato problemi nel rispettare le programmazioni che avevamo fatto».

Da lì a pochi giorni è esplosa l’emergenza e ad uno ad uno sono stati cancellati tutti gli eventi, da quelli sportivi alle più grandi manifestazioni fieristiche. Fondamentale, dunque, in circostanze impreviste come questa, reagire tempestivamente modificando il catalogo, come ha fatto PressUp. Ha iniziato ad arricchire l’offerta online con prodotti messi a punto per aziende e uffici aperti al pubblico che hanno manifestato la necessità di comunicare efficacemente le nuove normative comportamentali. Quindi dai classici poster agli adesivi, fino ai calpestabili.

Parallelamente, PressUp ha avviato produzioni totalmente nuove, come le visiere di protezione che vengono realizzate in partnership con Weerg, azienda fondata da Matteo Rigamonti.

Il progetto delle visiere con Weerg

Si tratta di una collaborazione che ha dato vita a un’inedita filiera produttiva “Venezia – Roma”, quella tra la stampa 3D di Weerg e PressUp, che ha tagliato le visiere in PET con frese computerizzate. Un’iniziativa che ha avuto da subito grande successo e che ha contribuito a tenere alto l’entusiasmo dei dipendenti ancora attivi in produzione.

Vincenzo Cirimele e Matteo Rigamonti hanno fatto un appello a tutti i makers d’Italia che dispongono anche di una piccola stampante 3D, facendosi portavoce dell’esigenza -oggi più che mai- di creare network produttivi, con la visione ottimistica che in un prossimo futuro queste collaborazioni possano contribuire a far ripartire l’economia quando l’emergenza sarà rientrata.

La sede produttiva di PressUp alle porte di Roma

Il progetto delle visiere protettive è frutto di una serie di test effettuati partendo dai molti prototipi presenti online che Weerg e PressUp hanno adattato, anche su consiglio di personale sanitario che ha collaborato alla messa a punto del dispositivo. Nasce dal virtuosismo dell’imprenditoria Made in Italy: Weerg, e-commerce italiano che offre online lavorazioni CNC e stampe 3D, con all’attivo la più grande installazione di stampanti 3D industriali HP Multi Jet Fusion 5210, produce in nylon PA12 le strutture delle visiere che vengono successivamente inviate al sito produttivo di PressUp, vicino a Roma. Qui, nella sede della tech-company romana leader nei servizi di stampa online, si tagliano gli schermi da fogli in PET di 0,5 mm utilizzando frese computerizzate, si stampano le istruzioni per l’assemblaggio e si gestiscono le spedizioni.

«La nostra tecnologia di stampa 3D è estremamente veloce e ci permette di realizzare questi componenti in tempi molto rapidi. Grazie alla fattiva collaborazione con PressUp abbiamo prodotto questo primo stock di visiere protettive in sole 48 ore» ha dichiarato Rigamonti.

L’area 3D di Weerg nella nuova sede

Le aziende precisano che queste visiere non sostituiscono le indispensabili mascherine, ma rappresentano una prima barriera in grado di proteggere gli occhi e le mucose della bocca dagli starnuti e dalla saliva dei pazienti, creando una schermatura per tutto il volto contro le infezioni da contatto e fornendo quindi un valido supporto nella salvaguardia di medici e infermieri che operano in prima linea.

Il punto di vista di PressUp

Ma quali sono gli scenari futuri? Vincenzo Cirimele mantiene il suo approccio ottimista: «Sicuramente ci sarà un po’ di discontinuità. Dovremo essere bravi a capire come ricostruire il paradigma della filiera e del rapporto con i clienti. Nella nostra industry molte cose dovranno essere riscritte. Tra i principali cambiamenti prevediamo che ci sarà una richiesta di stampati sempre più on demand legata a esigenze specifiche, con un orientamento all’alta qualità e all’ecosostenibilità. Sicuramente il digitale sarà la tecnologia più performante per rispondere a questa tipologia di ordini. Inoltre, non solo il printing ma tutte le industrie dovranno riprogrammare le logiche di magazzino, valutando accuratamente stoccaggio e investimento».

PressUp si sta già muovendo in questa direzione, affiancata dai partner tecnologici con cui da un lato sta mettendo a punto nuovi modelli per ottimizzare la produzione, dall’altro sta facendo formazione per affinare gli skill interni.

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