Con oltre 350 eventi, tra mostre e installazioni, dal 28 settembre al 10 ottobre il design torna ad essere protagonista a Milano dopo lo stop dovuto al lockdown e la sospensione del Fuorisalone di aprile. Milano Design City 2020 è una manifestazione fortemente voluta dal Comune di Milano, in collaborazione con i più importanti protagonisti del mondo del design e della creatività, per dare respiro e rilanciare la città, da sempre punto di riferimento del design internazionale.
Tra i temi indicati per questo evento spiccano la mobilità, la sostenibilità e ovviamente l’arte: questi argomenti saranno oggetto di dibattiti, incontri ed esposizioni nei diversi district milanesi. ArteDesign by Decor Lab organizza l’evento L’Arte che tutto può: una rassegna di incontri, workshop, esposizioni. La mostra collettiva, organizzata negli spazi di Decor Lab, riunisce 24 artisti per un totale di 40 opere.
Roberto Fradale espone la sua Perseverance: in occasione dell’inaugurazione di giovedì 1 ottobre alle 17:30 presso Decor Lab (Via Tortona 31, Milano) verrà presentato il prototipo n° 1 di Art´Cauma, la poltrona che ArteDesign ha realizzato ispirandosi proprio al suo dipinto. Maria Luisa Mezzadra, in arte Marisa Metz, espone Comunicazioni interplanetarie, Tre maschere – Amore, Arte, Ragione, La nascita della prima cellula, Ricordo di un giardino orientale, Full Fathom Five e Fiore di loto n. 5. Proseguendo si possono ammirare le opere di due artiste dell’Associazione Vitaru (che presenterà i propri progetti a sfondo sociale sabato 3 ottobre alle 15:00, con la partecipazione di Natalia Siassina e del critico Giorgio Gregorio Grasso): due dipinti di Lara Kaufman, dai colori esplosivi e brillanti –The bottom e Scream-, insieme alle opere della pittrice ucraina Irina Onopenko Take my heart, Silhouette, Break the silence e Regeneration.
Binary System è una tavola che l’ingegnoso Fabrizio Romano ha realizzato utilizzando acciaio inox, bronzo misto e acrilico. Le segretarie di Marisa Paola Fontana ricorda molto il realismo americano di Edward Hopper. Continuando il percorso espositivo, incontriamo Mattino di Domenico Durante e altri cinque dipinti: Varco spazio-temporale (Gabriela Aleksandra Szuba), Energia, vibrazione di luce (Elia Camilla Mariani), The dragon spirit (Alessandro Rinaldoni), E quindi uscimmo a riveder le stelle (Fabio Boccalon) e L’albero (Federica Nobili). Sfumature affascinanti, leggiadre, primaverili, oniriche per Hope di Enzo Monterosso. Art Night è il titolo dell’opera realizzata dall’architetto Attilio Terragni e riprodotta su tessuto retroilluminato da Lumio, partner di Decor Lab per tutto il mondo lightbox. Da citare anche la partecipazione di Ambientha, brand specializzato nelle carte da parati d’autore, che in occasione dell’evento milanese presenta il nuovo progetto ArtLab, nato dalla collaborazione con Bridgeman Images per la riproduzione di opere internazionali (Open Day per la Stampa: martedì 6 ottobre).
Rich-Boy e Pi-K, un misto di Uniposca e acrilici, con i loro colori sgargianti vanno ad abbellire ulteriormente la zona Bistrò di Decor Lab insieme a Kiwi – Insiemi di persone, un’opera di Milo Dodi, in arte conosciuto come Mind_Less, utilizzata come decorazione originale anche da DYB S.r.l. [«Design You Better»] nella realizzazione di pannelli e una divisoria con filtri a carboni attivi. Lo sguardo di Sigmund Freud, in F., una personografia su Dibond (opera unica nel suo genere) frutto della fantasia e della manualità di Enrico Tubertini, ci introduce al gruppo successivo di opere; sotto il volto dell’uomo noto come il padre della psicanalisi campeggia la scritta Il pazzo è un sognatore sveglio. Sul tavolino di fronte un’opera scultorea intitolata Solelucente — Marco di Mella per realizzarla ha impiegato dell’alluminio di recupero (ben 50 lattine!), fuso, plasmato e infine posto su una lastra di ardesia.
Il tendaggio di Industria Grafica FG fa da sfondo all’olio su tela di Giovanna Capraro Non c’è fumo senza fuoco (dettaglio), all’unica fotografia in mostra Felidae Hoax di Muac? e all’opera di Medorini nelle due versioni: il dipinto originale, Il bacio, e il tappeto Art´Equilibrium by ArteDesign. Nel successivo ambiente dello showroom altre tre opere di Aldo Claudio Medorini, da lui realizzate con tecnica mista di olio su tela e arricchite grazie a inserimenti nauti in oro -per Salinas e Vulcano– e in argento -nel caso di Panarea-.
Infine Strutture Animals dell’artista italo-argentina Isabel Carafi, nata a Buenos Aires ma attiva in Italia, prima a Carrara e poi a Trieste, e Il volo di Stefania Cecchetti. A completare il percorso, Jungle e Gold Sun dell’artista messinese Letteria Russo, in arte Lilly Lillà, La mongolfiera di Franco Fabbri e due artiste già incontrate all’inizio: Marisa Metz con Il suono del silenzio e Irina Onopenko con Stay Human. L’Arte che tutto può è a Decor Lab fino al 10 ottobre 2020 (sabato). Ecco il programma completo.
[rcblock id=”9223″]